I reperti esposti provengono prevalentemente da scavi archeologici (domus de janas di Marras, Grotta del Bue Marino, villaggio nuragico di Serra Orrios, tomba di giganti di Thomes, villaggio di Nuraghe Arvu, Grotta di Ispinigoli, abitato di Tiscali, insediamento nuragico-romano di Nuraghe Mannu) e da raccolte di superficie effettuate su tutto il territorio di Dorgali; fanno parte del patrimonio del Museo le collezioni donate da Domenico Lovisato, Francesco Pisanu e Francesco Sale. Sono inoltre presentati molti reperti raccolti dal Gruppo Grotte di Dorgali, dal Gruppo Grotte di Nuoro e recuperati fortuitamente da privati cittadini. Il museo dispone inoltre di una collezione monetale risalenti all’epoca punica e romana: questi materiali sono visibili nelle vetrine dedicate alla collezione romana del Museo.
La I sala vede esposti i materiali che si susseguono dal Neolitico Recente e l’età nuragica: al Neo-Eneolitico sono attribuibili gli strumenti provenienti sia dalle collezioni private che da varie località; alla Cultura di Ozieri (4100-3500 a.C.) gli strumenti in osso e in pietra e i frammenti di vasi con decorazioni impresse, recuperati in grotta, in particolare in quella del Bue Marino, oltre che nelle domus o all’aperto; testimonianze della Cultura di Monte Claro (2900-2300 a.C.) provengono dalle domus del territorio; alla Corrente del Vaso Campaniforme (2400-2200 a.C.) è attribuibile il piccolo brassard rinvenuto nel dolmen di Motorra; alla Cultura di Bonnanaro (2200-1900 a.C.) si ascrivono alcuni materiali rinvenuti nei dolmen di Motorra. Alla prima fase dell’età del Bronzo Medio (1600 – 1300 a.C.), appartengono i materiali provenienti dalle grotte e dalla tomba di giganti di Thomes.
Il Villaggio di Serra Orrios è sicuramente il protagonista della sala, uno degli abitati nuragici più noti e visitati della Sardegna. I materiali esposti - lisciatoi decorati in steatite, matrici di fusione, strumenti per la lavorazione dei tessuti, reperti in bronzo come la doppia ascia a tagli paralleli, aiutano a capire meglio la vita quotidiana della Sardegna Nuragica.
Sempre in questa sala ritroviamo le riproduzioni dei due bronzetti ritrovati a Cala Gonone: il guerriero con stocco e scudo – di cui possiamo ammirare una lettura in chiave “reale”nel modello vicino - e il pugilatore. Gli originali si trovano esposti al Museo Archeologico di Cagliari.
Nella sala II si presentano materiali di età nuragica come i reperti dal villaggio di Nuraghe Arvu e le collane in pasta vitrea provenienti dalla Grotta di Ispinigoli. Una vetrina raccoglie dei materiali di età Classica (anfore ioniche) che precede la fase romano repubblicana rappresentata dai materiali anforici da Tiscali. Sono inoltre esposti i materiali rinvenuti nel corso delle indagini dell’insediamento nuragico - romano di Nuraghe Mannu: si tratta di frammenti ceramici, reperti metallici, monete e resti faunistici. Lo scavo ha contribuito ad una migliore comprensione della romanizzazione della Barbagia.
È tra l’altro mostrata una piccola bilancia romana (statera) in bronzo, uno degli esemplari meglio conservati della Sardegna.
La III sala Romana – Tardo Romana – Moderna vede esposti tra i reperti più interessanti la riproduzione fedele del diploma militare di TUNILA CARESIO della coorte II gemina Corsorum e Ligurum, che ottenne dall’Imperatore Nerva la concessione della cittadinanza romana nell’Ottobre 96 dC. Frontalmente la riproduzione di un soldato romano.
Una vetrina è dedicata ai pendagli a catenelle, con pendenti laminari e lanceolati, ritrovati nel sito di Tillai, di possibile attribuzione alto medievale. Inoltre il lingotto di piombo, con bollo L PLAANI L F RVSSINI, relativo alla produzione di lingotti della famiglia dei Planii, industriali attivi a Carthago Nova in Iberia. Un’altra importante iscrizione in bronzo menziona il prefetto dei vigili EGNATVLEIVS ANASTASIVS.
Al centro e su un lato della sala sono esposte alcune anfore romane rinvenute nel Golfo di Orosei che testimoniano i traffici della costa orientale sarda, fra Africa e Roma. Una teca sistemata su un lato accoglierà un lotto di monete risalenti all’epoca punica, romana e tardo romana, con esemplari in oro e argento, localizzati all’interno del territorio di Dorgali. Concludono l’esposizione le anfore, intere e frammentarie rinvenute nel complesso speleologico di Sos Sirios, attribuibili ad età tardo antica, e le ceramiche di uso comune riferibili a produzioni dorgalesi del XIX e XX sec.
Insediamenti all’aperto; stazioni.
Industria litica clactoniana.
Grotte; Siti all’aperto.
Industria litica.
Grotte; Siti all’aperto.
Industria litica.
Grotte; Stazioni.
Industria litica epipaleolitica indifferenziata.
Grotte; ripari sotto roccia; insediamenti all’aperto.
Ceramica non decorata.
Vasi a corpo globoide, bocca stretta e fondo convesso; anse a maniglia o verticali ed apicate; ciotole emisferiche; industria litica e su osso. Ceramica impressa; ceramica decorata con cardium.
Grotte; ripari sotto roccia; abitati all’aperto; necropoli a grotticelle artificiali con pozzetto o calatoia; tombe a fossa.
Ceramica depurata con superfici lucide; ciotole carenate e vasi a bocca larga e fondo convesso; anse minuscole a ponticello o ad anello con insellatura mediana; decorazioni a incisione o graffito con motivi stellari, triangoli, festoni, corna falcate, etc. statuette in pietra o in osso di tipo volumetrico-naturalistico (cd. Dea Madre);
anelloni in pietra verde; industria litica e su osso.
Grotte; ripari sotto roccia; villaggi costituiti da capanne infossate nel terreno, a pianta rettangolare, circolare o ellittica e copertura straminea;
domus de janas; tombe ipogeico-megalitiche; tombe megalitiche; tombe a circolo; dolmens; alleès couvertes; menhirs.
Ceramica buccheroide, levigata a stecca, spesso lucida e ingubbiata; vasi a cestello; tazze carenate; ciotole a calotta sferica; vasi emisferici; pissidi; bicchieri cilindroidi; anfore con corpo tronco-conico; vasi ovoidi e piriformi con fondo piano; vasi tripodi; decorazioni con fasci di segmenti dentellati; bande tratteggiate; decorazioni con triangoli puntinati o tratteggiati, spirali, cerchi concentrici, figure stellari, chevrons, figure antropomorfe del tipo a clessidra; statuette a placca intera; industria litica e su osso.
Villaggi e necropoli ipogeiche riutilizzati; domus de janas senza anticella e con lunghi dromoi; dolmens; alleès couvertes; menhirs.
Vasi a carena semplice o pluriangolare; vasi ovoidi; vasi a collo cilindrico allungato; vasetti tronco-conici; ollette; ciotole e scodelle; tazze carenate; decorazioni con punti impressi, incisioni parallele, geometriche, lineari a zig-zag; decorazioni plastiche e graffite; industria litica; lame di pugnale in rame; statuette a placca traforata.
Capanne a pianta rettangolare o trapezoidale con zoccolo a filari di pietre e copertura straminea; necropoli ipogeiche riutilizzate; dolmens; alleès couvertes; menhirs.
Ceramica liscia; vasi a fiasco; boccali provvisti di un’ansa e sul lato opposto due bugnette accostate; vasi tripodi con piedi appuntiti; statuette a placca traforata; industria litica; utensili e armi in rame.
Villaggi riutilizzati; villaggi con capanne a pianta rotonda, ellittica o rettangolare con zoccolo di pietre e copertura conica; cinte megalitiche; grotte e ripari sotto roccia; tombe ipogeiche riutilizzate; ipogei con ingresso a pozzetto o calatoia; sepolture a cista litica; sepolture in grotta; tombe a fossa; dolmens; menhirs.
Vasi di forma cilindroconica, biconica, emisferica, troncoconica, anforiforme, con orlo svasato, bocca ampia e spesso con duplici anse sovrapposte a due a due; vasi a cestello; bollitoi; piatti; ciotole; tazze; vasi con beccuccio di versamento; coperchi a piattello; vasi provvisti di tre piedi; decorazioni a solcature parallele e a costolature; industria litica; lame di pugnale in rame.
Riutilizzo di tombe, strutture e siti precedenti o coevi.
Bicchieri a campana rovesciata; catini emisferici spesso provvisti di tre o quattro piedi; decorazioni con fasce e triangoli puntinati; bottoni con perforazione a V; brassards; industria litica; armi e utensili in rame; petroglifi schematici; statue-menhirs.
Riutilizzo di tombe, strutture e siti precedenti o coevi.
Ciotoloni emisferici provvisti di tre piedi; grandi tazze ad alto bicchiere campaniforme liscio carenato; tazzine a carena arrotondata con anse ad anello;
armi e utensili in rame o bronzo.
—
Riutilizzo di domus de janas; tombe a cista litica; sepolture in grotta; allées couvertes.
Vasi a calamaio; tazze tronco-coniche; tazze carenate a bocca ampia e spalle alte; tripodi con decorazione a cordoni o nervature verticali; tazzine; vasetti cilindrici; vasi a clessidra; anse a gomito, talora con prolungamento asciforme; armi e utensili in rame o bronzo.
Nuraghi a corridoio; nuraghi a tholos semplici; tombe megalitiche. Capanne a pianta rettangolare con zoccolo a filari di pietre e copertura a doppio spiovente.
Vasi cilindroidi con collo decorato da nervature verticali triangolari; ciotoloni carenati; tegami con presa a linguetta o a ponte provvisti di peducci; ciotoline emisferiche; ollette quadriansate; ciotole e ciotoline troncoconiche; vasetti polipodi; anse a gomito.
Tombe di giganti; tombe monosome e a tafone; sepolture in grotta.
Ceramica a pettine; tegami; tazze carenate; olle con orlo estroflesso e con orlo ingrossato; vasi a bollitoio con listello interno; coperchi forati; fornelli a ferro di cavallo; spiane;
Nuraghi a tholos semplici; nuraghi a tholos complessi con addizione frontale longitudinale o trasversale, con addizione laterale, con addizione concentrica: trilobati, tetralobati, pentalobati;
Ceramica buccheroide o con superfie esterna color cuoio; vasi askoidi; anse a gomito rovescio; nuraghi a tholos complessi con addizione frontale longitudinale o trasversale, con addizione ciotole con anse a maniglia orizzontale; tazze carenate; vasi con orlo ingrossato; pintadere.
—
Ceramica tardonuragica rozza; crateri con anse a rocchetto e anse a ponte; vassoi; askoi; brocche. Askoi; vasi askoidi; fiasche; tazze; decorazioni geometriche complesse: cerchielli, occhi di dado, lambda, falsa cordicella; decorazioni dipinte e plastiche, anche figurate. Materiali d’importazione da Cipro, dalla Fenicia, dalla Grecia e dall’Etruria.Ceramica geometrica a spina-pesce, a spina-pesce e cerchielli, a stralucido; vasi askoidi; brocchette piriformi con falso beccuccio; grandi tegami-vassoio; pintadere; fornelli fittili; lucerne a piattello; lucerne a barchetta con protome animalesca; pintadere decorate; statuaria in pietra; statuette e barchette votive in bronzo; armi e utensili in bronzo; ornamenti.
Nella roccia, accessibili mediante un pozzo nelle cui pareti sono ricavate delle pedarole, tombe ipogeiche, solitamente composte di due camere, con dromos munito di gradini, tombe a fossa con rivestimento in lastre di pietra, etc.
Ceramica tardonuragica rozza; crateri con anse a rocchetto e anse a ponte; vassoi; askoi; brocche. Askoi; vasi askoidi; fiasche; tazze; decorazioni geometriche complesse: cerchielli, occhi di dado, lambda, falsa cordicella; decorazioni dipinte e plastiche, anche figurate. Materiali d’importazione da Cipro, dalla Fenicia, dalla Grecia e dall’Etruria. Ceramica geometrica a spina-pesce, a spina-pesce e cerchielli, a stralucido; vasi askoidi; brocchette piriformi con falso beccuccio; grandi tegami-vassoio; pintadere; fornelli fittili; lucerne a piattello; lucerne a barchetta con protome animalesca; pintadere decorate; statuaria in pietra; statuette e barchette votive in bronzo; armi e utensili in bronzo; ornamenti.
Città; tophet; strade; necropoli; tombe a camera, tombe a pozzo, con una o due camere scavate.
Ceramica vascolare; anfore; terrecotte figurate; monete; iscrizioni; gioielli, ornamenti e amuleti; sculture, rilievi e arredi sacri in pietra; manufatti in osso e in avorio; bronzi figurati, bronzi d’uso e d’arredo sacro; armi e utensili metallici, etc.
Città; insediamenti; ville; fattorie; acquedotti; porti; strade; ponti; necropoli; tombe alla cappuccina, tombe a fossa; tombe in anfora; tombe ad enchytrismòs entro grandi ziri; tombe a cassone; tombe in sarcofago; tombe ad arcosolio; tombe in colombario; tombe ad incinerazione in urna, mausolei; etc.
Ceramica a vernice nera; ceramica sigillata italica; ceramica sigillata africana; ceramica a pareti sottili; ceramica comune e da fuoco; ceramiche varie; anfore; laterizi e tegole; monete; iscrizioni; armi; oggetti e utensili in ferro e in bronzo; manufatti in osso; vetri; gioielli e ornamenti; statuette votive in ceramica e in bronzo; sculture in pietra e in bronzo, etc.
Città; villaggi; castelli; torri; strade; chiese; necropoli; etc.
Ceramiche varie; armi; manufatti e utensili metallici; monete; iscrizioni; manufatti in osso; gioielli e ornamenti, etc.
Strutture postmedievali.
Produzioni postmedievali.
Via Lamarmora Dorgali (NU) 08022
(Presso caseggiato Scuole Elementari)
GESTIONE:
Cooperativa Ghivine del G.r.a. – Dorgali (Nu)
+39 338 8341618
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.ghivine.com
Direttore:
Giuseppe Pisanu
Curatore e Responsabile dei servizi educativi:
Maria Grazia Corrias
© 2020 Comune di Dorgali C.f.00160210910 // Museo Archeologico Dorgali
All Rights Reserved.